Teatro

HIROSHIGE - il maestro della natura

HIROSHIGE - il maestro della natura

Utagawa Hiroshige nacque nel 1797 a Edo (oggi Tokyo); era un samurai che, a un certo punto, decise di cambiare vita e diventare pittore, affermandosi intorno al 1830. Si orientò verso l'arte ukiyoe, il mondo fluttuante di Hokusai (1760/1849). La sua straordinaria abilità nel raffigurare pioggia, neve e nebbia gli valse il titolo di “maestro della pioggia” che, sommato al suo sentimento religioso e alla sensibilità estetica verso la natura, lo confermò “maestro della natura”. Sperimentò le tecniche occidentali della prospettiva e degli sfumati, creando uno stile unico che ha influenza l'arte giapponese (soprattutto la fotografia del Novecento) e l'arte europea ed americana. All'ingresso della mostra sono stati ricostruiti luoghi “giapponesi”, ambienti suggestivi e rilassanti, ponticelli, paraventi, piante e giardini: il rumore dell'acqua, il cinguettare degli uccelli e il fruscio delle foglie, le figure in ombra dietro i paraventi. La prima sezione riguarda “Il mondo della natura”, immagini che emanano senso di tranquillità e mitezza e denotano una profonda conoscenza della botanica ma soprattutto la consapevolezza della presenza della vita in tutte le cose della natura; lo sguardo è dolcissimo e partecipe e rende perfettamente la bellezza metafisica della natura, degli animali e delle persone. Hiroshige spesso completava le sue opere con una poesia: in Giappone scrittura e pittura sono molto legate (tra l'altro entrambe sono eseguite coi pennelli), tanto che i giapponesi, prima dell'adozione della scrittura cinese, non conoscevano la parola scritta ed utilizzavano disegni come simboli. La seconda sezione si intitola “Cartoline dalle province” e mostra come nell'arte ukiyoe il sentimento religioso si somma al godimento della natura, sia in sé che nel senso di viaggiare, nel caso specifico attraverso le più significative località del Giappone. La terza sezione, “La via per Kyoto”, fa riferimento all'usanza annuale di inviare all'imperatore un tributo di cavalli sacri, che percorrevano in gran pompa la via principale tra Kyoto a Tokyo. Al viaggio del 1832 partecipò personalmente Hiroshige, che raffigura con ironia e spontaneità la natura, gli esseri umani e le località più celebri incontrate lungo il viaggio: la sua opera “Cinquantatrè stazioni di posta del Tokaido” è considerata il suo capolavoro. L'ultima sezione si intitola “Nel cuore di Tokyo”. Nel primo Seicento Tokyo viene eletta capitale amministrativa del Giappone, mentre Kyoto rimane capitale imperiale; Tokyo diviene così il cuore della nuova cultura, borghese e popolare, e il fulcro della politica, degli affari e della cultura. Tokyo è una città d'acqua e di ponti, ma pulsante di vita ed è così che la raffigura Hiroshige. Alla fine del percorso il vedutismo di Hiroshige viene confrontato con la fotografia giapponese fra Otto e Novecento per cogliere l'influsso che il maestro ebbe sull'immaginario dei primi fotografi del Sol Levante. Ma Hiroshige ebbe una grandissima influenza anche su impressionisti e postimpressionisti, tanto che venne imitato e studiato da numerosi artisti, il più celebre dei quali è Van Gogh (in mostra due opere di Hiroshige e le copie delle riproduzioni che ne fece Van Gogh). Per avvicinare i bambini all'arte e alla cultura giapponese è stato realizzato un percorso specifico che trasforma la visita in una fantastica esperienza di viaggio nel mondo di Hiroshige. Ai giovani visitatori viene regalato un quaderno di viaggio, in cui riprodurre ideogrammi e stampare opere di Hiroshige. Sono state realizzate appositamente audioguide per i bambini. La mostra è organizzata da Arthemisia. Il catalogo Skira riproduce con grandi immagini tutte le opere in mostra, consentendo, anche molto tempo dopo la visita, di percepire il messaggio di Utagawa Hiroshige, un artista capace di contemplare ed esprimere la natura nel suo lato più armonico, la capacità di un ascolto “religioso” che accomuna il sentire dell'uomo alla natura e al cosmo, avvicinando l'infinitamente piccolo allo sconfinatamente grande. Roma, Fondazione Roma Museo (via del Corso, 320), fino al 07 giugno 2009, aperta da martedì a domenica dalle 10 alle 20 (lunedì chiuso), ingresso euro 9,00, catalogo Skira, infoline 06.6786209, siti internet www.hiroshige.it MOSTRA PROROGATA FINO AL 13 SETTEMBRE 2009